NORME PER L'USO DI GAS COMPRESSI

Servizio Prevenzione e Protezione Area di Scienze M.F.N. e di Farmacia

E’ vietato tenere scorte di gas in laboratorio.

La capacità delle bombole impiegate non deve mai essere superiore alla effettiva necessità.

Deve sempre essere assicurata una adeguata ventilazione dell’ambiente. In casi particolari si dovrà operare sotto cappa (gas tossici, corrosivi, irritanti, ecc.) e predisporre rivelatori di gas specifici ed idonei dispositivi di protezione individuale o antincendio (gas infiammabili). Ricordare che i gas inerti possono provocare asfissia se presenti nell’ambiente in alte concentrazioni. Non scaricare il gas dove il suo accumulo può essere pericoloso.

Le bombole, in deposito e in servizio, devono essere saldamente assicurate ad una struttura stabile con una catena metallica o una staffa al fine di impedirne la caduta o il ribaltamento.

Il trasporto delle bombole deve essere effettuato servendosi degli appositi carrelli e degli appropriati D.P.I.

Durante il trasporto sui carrelli o la movimentazione manuale, la valvola delle bombole deve essere sempre protetta con il cappellotto in dotazione.

Tenere separate le bombole vuote da quelle piene, e quelle contenenti gas tra loro incompatibili.

Non esporre le bombole a temperature maggiori di 50 °C. Evitare la vicinanza di fonti di calore e l’esposizione diretta alla luce solare.

Tenere le bombole lontano da prodotti infiammabili, corrosivi o comunque incompatibili.

Evitare che la bombola diventi parte di un circuito elettrico.

Prima della messa in servizio delle bombole, identificarne con certezza il contenuto tramite la lettura dell’etichetta, l’osservazione della colorazione dell’ogiva, di punzonature, scritte indelebili, cartellini. Controllare che non vi siano perdite dal collo della valvola, e che questa non presenti difetti evidenti.

Non aprire mai la valvola senza il riduttore di pressione montato.

Sistemare le bombole in modo che valvola e riduttore di pressione siano posti in posizione protetta da eventuali urti.

Impiegare solo raccorderia adeguata e materiali compatibili con il gas utilizzato, considerandone la resistenza chimica e meccanica. Servirsi delle apposite tabelle ed eventualmente consultare il fornitore del gas.

Non usare grasso o oli lubrificanti per gli organi di regolazione e per le linee di trasferimento dell’ossigeno e dei gas ossidanti: pericolo di esplosione!

Verificare la tenuta delle linee di trasferimento servendosi di acqua saponata o degli appositi liquidi cercafughe. Ripetere periodicamente la verifica. Sostituire le guarnizioni deteriorate.

Limitare al minimo la lunghezza delle linee di trasferimento e il numero di giunzioni presenti: ogni giunzione può essere il sito in cui si verifica una perdita.

Le valvole devono essere sempre aperte in modo progressivo. Se l’apertura manuale risulta impossibile, non ripetere il tentativo con mezzi meccanici (pinze, chiavi, leve, ecc.) ma restituire la bombola al fornitore segnalando il problema.

Se l’apparecchio utilizzatore è di vetro, inserire in linea una valvola di sicurezza per evitarne l’esplosione in caso di sovrapressione.

La pressione all’interno della bombola non deve mai scendere al di sotto di quella dell’apparecchio utilizzatore per evitare pericolosi risucchi o contaminazioni. Dove necessario, installare valvole di non-ritorno. Arrestare comunque il prelievo quando la pressione residua è di circa 2 bar.

Verificare la data di scadenza del collaudo. Se questa è prossima, esaurire nel più breve tempo possibile il contenuto e restituire la bombola al fornitore.

Consultare le schede di sicurezza, specifiche per ciascun gas, predisposte dal fornitore ed attenersi scrupolosamente alle indicazioni ivi riportate.

Versione 3.0 del 31.3.2018